Cerchi informazioni aggiornate per essere visualizzato in SERP? Ecco alcune dritte sull’ottimizzazione seo snippet, slug e meta tag. Così avrai un piccolo glossario ready to use di questi importanti termini del content management. Leggi subito e completa correttamente gli articoli del tuo blog, Google ti premierà sicuramente. Pensi che questo sia un articolo dedicato esclusivamente ai content manager? Ti sbagli, sono consigli a portata di tutti, anche se hai un blog amatoriale e vuoi dare il meglio sul fronte dell’ottimizzazione SEO.
Ottimizzazione seo snippet, rich snippet e featured snippet
Iniziamo con il termine snippet. Letteralmente il sostantivo snippet indica un “frammento” o “ritaglio” di informazione. Può essere un frammento di codice o un ritaglio di testo, usato a scopi pubblicitari e quindi liberamente accessibile. Nell’ottimizzazione seo, lo snippet è un’anteprima del contenuto dell’articolo che viene visualizzata in SERP (Search Engine Results Page) sotto il titolo che darai allo stesso e sotto la URL che porta al tuo articolo. Siccome lo snippet rappresenta il primo vero punto di incontro tra l’utente che legge e la tua azienda (che scrive) è importante ottimizzarlo al meglio. Puoi trovare il termine anche sotto forma di “snippet google”.
Esistono diversi tipi di snippet.
1) Snippet comuni
Su questo ritaglio puoi lavorare tu direttamente dall’editor di WordPress e usando dei plugin appositi che ti aiutino a ottimizzarlo al meglio a fini seo. Se non farai nulla, se non interverrai sul testo della description o sulla scelta delle parole chiave da inserire, lo snippet comune verrà generato automaticamente. Naturalmente per l’ottimizzazione seo snippet comuni vanno modificati e migliorati manualmente, per essere resi più accattivanti e invogliare l’utente a fare clic sull’articolo per leggerlo nella sua interezza.
2) Rich Sinppet
Se uno snippet comune è composto da titolo, URL e descrizione, il rich snippet come dice la parola stessa, è un frammento arricchito di altre informazioni. Quali? Rating, prezzi, nome dell’autore, contenuti video. Il rich snippet è molto utile soprattutto quando il tuo sito è un e-commerce o un aggregatore di ricette di cucina. Il rich snippet è il frutto dell’implementazione nel sito web dei cosiddetti microdati forniti in modo standardizzato da Schema.org e compatibili con Google e altri motori di ricerca come Yahoo o Bing.
3) Featured Snippet
Sono i cosiddetti snippet visibili in SERP in posizione zero. E’ quel frammento di informazione (tratta dall’articolo del tuo sito web) che meglio risponde – secondo il motore di ricerca – ad una specifica domanda posta dagli utenti. Usando vari algoritmi Google seleziona il sito che risponde in maniera più completa ad una domanda posta dai navigatori e lo “premia” mettendolo in posizione zero. Questi dati non sono manipolabili e non si può intervenire manualmente per arrivare in posizione zero, se non cercando sempre di scrivere articoli chiari e completi che rispondano alle domande Come? Dove? Quando? Cosa? in modo esaustivo. I vantaggi per il sito nel caso di featured snippet sono immaginabili: aumento esponenziale dei clic, raddoppio della visibilità e aumento dell’authority del sito stesso agli occhi del motore di ricerca. C’è, tuttavia, anche uno svantaggio non da poco: il fatto che il lettore, soddisfatto della risposta ottenuta, non compia più alcuna altra azione all’interno dell’articolo. Infine, potrebbe darsi – poiché i contenuti cambiano sempre – che il tuo featured snippet “scada” e che un domani non compaia più in posizione zero, che verrà giocoforza, occupata da un altro articolo più completo o pertinente del tuo (sempre secondo l’algoritmo di Google).
Leggi anche Vuoi crescere? Punta tutto sull’ottimizzazione seo
Slug o seo slug per il content manager
Anche lo slug ha il suo merito nell’ottimizzazione seo di un articolo o di una pagina del tuo sito o blog. Tecnicamente è quella parte finale della URL (Uniform Resource Locator) che è in grado di influenzare il posizionamento del tuo articolo nel motore di ricerca. Lo slug si può (anzi si deve!) ottimizzare in fase di scrittura dell’articolo, avendo cura di selezionare la parola chiave principale grazie alla quale si viene trovati sul web. Lo slug è visibile sia dal motore di ricerca che dall’utente nella SERP. Lo slug si ottimizza manualmente, perché i principali CMS (Content management system) come Django, WordPress o Typo3, creano una URL di default. Sarà il content manager a modificare la parte finale della URL per rendere più chiaro il contenuto dell’articolo. Banditi assolutamente, dunque, i codici alfa numerici dati di default dal sistema. Lo slug viene chiamato anche seo slug proprio per l’importanza che riveste ai fini dell’ottimizzazione per i motori di ricerca. Qualche consiglio se sei alle prime armi:
- Seleziona con cura le parole chiave da inserire
- Separa ciascuna parola con un trattino (lo slug fa parte della URL e va scritto così)
- Mantieni gli slug più corti possibile
- Evita di toccare/modificare la URL e dunque lo slug, una volta che l’articolo è stato pubblicato e indicizzato. Altrimenti l’utente potrebbe fare fatica ad accedere al contenuto.
I meta tag per l’ottimizzazione seo
Adesso che hai capito il significato e il ruolo dello snippet e dello slug nell’ottimizzazione seo, hai compreso anche il grande potenziale dei meta tag! Non puoi assolutamente tralasciare questo aspetto quando lavori sui contenuti di un blog o di un sito internet. I meta tag non nono altro che una porzione di codice HTML che descrive ai motori di ricerca e agli utenti il contenuto di quella determinata pagina web. Si tratta dunque di metadati che rilasciano informazioni aggiuntive sul contenuto veicolato e su come deve apparire la pagina cui si riferiscono. Tra le mansioni del content manager c’è sicuramente quella di ottimizzare i meta tag per dare una spinta considerevole all’indicizzazione dei contenuti che cura. Quali sono i principali meta tag? Quelli riconosciuti da Google in un elenco specifico li trovi sulla pagina Developers Google, mentre più in generale, i principali meta tag sono:
- Title (titolo del contenuto comprensivo di main keyword o longtail keyword)
- Description (breve riassunto del contenuto)
- Tag Alt (contenuto descrittivo di una immagine)
- Robots (fornisce istruzioni ai crawler per scansionare la pagina)
- Keywords
Puoi inserire i meta tag direttamente da back end usando uno dei principali CMS come WordPress. Naturalmente, se sei in grado di lavorare sul codice, puoi inserirli direttamente in HTML. In questo secondo caso, a patto di non commettere refusi dalle conseguenze imprevedibili, avrai il pieno controllo dei risultati, naturalmente molto di più rispetto all’inserimento dei meta tag da CMS.
0 commenti