Ti serve una traduzione certificata? A volte può essere utile (o necessario) per la tua attività dover tradurre dei documenti in lingua straniera oppure da un’altra lingua all’italiano. Ecco quello che devi sapere in merito, soprattutto se ne devi dare valore legale.
Cos’è una traduzione certificata?
Una traduzione certificata è una traduzione che ha valore legale. In Italia la pratica che conferisce valore legale ad un documento prende il nome di asseverazione. Asseverare una traduzione significa attribuire un valore legale alla stessa.
Quindi dopo aver eseguito la traduzione vera e propria, il traduttore (persona fisica!) si reca in tribunale, compila il verbale di giuramento, giura davanti ad un funzionario dello stesso tribunale, firma e appone delle marche da bollo (ne parleremo più avanti). Conferisce così valore legale alla traduzione. Quindi se hai bisogno di certificare, in Italia, un documento scritto in altra lingua, questa è la procedura da seguire.
Traduzione certificata, cosa bisogna fare e a chi bisogna rivolgersi per rendere un documento legale
In poche parole (ma una discreta dose di burocrazia) ecco i passi da compiere per rendere il proprio documento tradotto anche certificato (ovvero asseverato e con valore legale).
- Fai tradurre il tuo documento da un traduttore professionista. Deve essere iscritto all’Albo dei traduttori e degli interpreti del tribunale. Puoi rivolgerti ad un freelance oppure ad una agenzia di traduzioni che offre questo servizio. Non affidarti per questo genere di documenti importanti ad un traduttore automatico. Il fai da te non è una soluzione praticabile
- Presso il tribunale fai richiedere il servizio di asseverazione. La traduzione giurata è fatta al momento. Se ti serve per l’estero esiste la “postilla per l’estero” e dunque è necessario depositare il documento presso l’apposito ufficio del tribunale e poi ritirarlo dopo qualche giorno
- Per ufficializzare la tua traduzione saranno necessarie delle marche da bollo. Ti servirà una marca da bollo da 16 euro ogni 4 facciate. Significa che se la tua traduzione certificata è di 12 pagine, dovrai acquistare 3 marche da bollo del valore su indicato. Siccome ogni tribunale in Italia ha una propria autonomia decisionale, informati prima sul numero esatto di marche da bollo da acquistare: alcune cancellerie, infatti, conteggiano anche il documento in lingua originale e non solo la traduzione. Inoltre, alcuni tribunali potrebbero richiedere una ulteriore marca da bollo da apporre sul verbale di giuramento del traduttore. In questo caso l’importo esatto è 3,84 euro.
- La traduzione certificata così ottenuta è poi pronta per l’eventuale invio per raccomandata o corriere privato all’indirizzo di destinazione (salvo i casi in cui serva esclusivamente per te).
Traduzione certificata, ancora qualche consiglio utile
Ecco una serie di piccoli consigli utili che possono farti risparmiare tempo prezioso quando devi richiedere una traduzione certificata.
- La traduzione deve, essere graficamente, il più possibile simile all’originale
- Se hai bisogno di tradurre il documento in una lingua meno comune dell’inglese o del tedesco o di qualcosa di molto tecnico, puoi chiedere aiuto all’Albo dei Consulenti Tecnici d’Ufficio del Tribunale e al Ruolo Periti ed Esperti della Camera di Commercio. Non è comunque necessario che il traduttore sia iscritto nei suddetti uffici
- In alternativa, anche i Notai hanno la facoltà di ricevere atti di asseverazione con giuramento di traduzioni di atti o di scritti in lingua straniera, ai sensi dell’art. 1, 4°, del R.D.L. 14 luglio 1937, n. 1666, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 dicembre 1937, n. 2358
- Se hai bisogno di tradurre un documento che andrà all’estero, è necessario fare un doppio passaggio: una prima legalizzazione in Italia, secondo le modalità che abbiamo descritto e una seconda legalizzazione presso rappresentanza diplomatica o consolare estera competente per lo Stato di destinazione e accreditata in Italia. Attenzione però: la materia è regolata, in questo caso, dalle leggi in vigore nello Stato di destinazione. Verifica quindi preventivamente sia l’ammissibilità di queste modalità di traduzione che la necessità di una o entrambe le legalizzazioni. Informati presso la rappresentanza diplomatica o consolare dello Stato di destinazione del tuo documento. Visita gli elenchi del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale.
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