Vendere all’estero il Made in Italy è un’idea vincente. Se l’internazionalizzazione della tua azienda ti sembra ancora un sogno, valuta subito le mosse giuste per iniziare: ci sono ottime opportunità di finanziamento. Ingaggiando un Temporary Export Manager, puoi far crescere molto i tuoi guadagni: scopri come utilizzarlo nel modo più conveniente per la tua attività.
Perché internazionalizzare la tua impresa è la scelta migliore per aumentare il fatturato
Secondo uno studio dell’Harvard Business Review Italia, le micro e piccole aziende italiane, quelle con meno di 10 e 50 dipendenti per intenderci, grazie alla scelta di internazionalizzare l’azienda, dal 2015 ad oggi hanno decisamente aumentato i loro profitti. Per ottenere questo risultato però, hanno dovuto avviare contemporaneamente anche un processo di sviluppo tecnologico al loro interno, soprattutto nel campo della comunicazione e affidarsi ad indagini di marketing a lungo termine. Operazioni indispensabili per lanciare il brand sul mercato straniero e vendere all’estero.
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Lo studio afferma, infatti, che la formula vincente dell’internazionalizzazione è Innovazione + Creatività + Marketing, ricorrendo però sempre a figure professionali preparate in tutti e tre i campi. Ma perché internazionalizzare la tua attività può procurarti vantaggi economici? Si tratta di pianificare una fase evolutiva dell’azienda, di fare un vero e proprio “salto in avanti” che:
- si basa sull’export del prodotto, invadendo mercati diversi da quello italiano. Nei mercati esteri, infatti, la domanda di certi prodotti è molto più forte rispetto all’Italia, dove si è abbassata per motivi legati alla saturazione e alla crisi
- serve a diversificare il rischio connesso alla vendita di un nuovo prodotto: se infatti risulta un flop in un Paese, facendoti perdere il denaro investito, può essere un successo in un altro. I guadagni mettono in pari il bilancio, salvandoti dal fallimento
- aumenta il ciclo di vita del prodotto che nessuno vuole a casa tua, perché è diventato poco utile o fuori moda
- costringe l’azienda a rinnovarsi ed evolversi salendo di livello, rendendola pronta ad affrontare mercati di consumatori legati ad altre culture e abitudini
- contribuisce ad aumentare il prestigio e a migliorare la brand awerness, grazie alle referenze del mercato estero
- richiede di migliorare le attrezzature, le risorse umane e quelle economiche, sbaragliando così la concorrenza nella propria nazione
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A proposito di risorse umane, la figura indispensabile in un’attività internazionalizzata è il Temporary Export Manager, che ti aiuta a vendere all’estero studiando il mercato da attaccare. Scopri subito quali sono i suoi requisiti e quanto può costare all’azienda.
Per vendere all’estero devi ingaggiare un Temporary Export Manager: scopri cosa puoi chiedergli
La buona notizia è che il Temporary Export Manager, chiamato generalmente TEM, è una figura freelance che l’azienda acquisisce in outsourcing, per la sola durata del progetto di lancio sul mercato estero. Ovvio che, lavorando per obbiettivi, ha bisogno di un range di tempo in cui studia dettagliatamente i prodotti da lanciare e cerca gli acquirenti giusti negli altri Paesi. Si tratta di una figura di livello senior, sensibile alla cultura della tua azienda, anche se piccola. Il TEM progetta e partecipa al processo di internazionalizzazione per farti vendere all’estero, quindi deve intendersi di varie aspetti, dal marketing al sales, al legal. Ecco l’asset da verificare con attenzione prima di ingaggiarlo:
- la sua conoscenza della lingua, della cultura e del target del Paese in cui vuoi esportare
- la sua conoscenza del settore merceologico a cui appartiene ciò che vuoi vendere
- il metodo di Strategia d’Entrata nel mercato che usa, basato su previsioni studiate a tavolino, mai improvvisato o basato su tentativi. Deve saper circoscrivere il perimetro e gli obbiettivi del progetto, rendere l’outcome aderente alla realtà aziendale e a quella del mercato che attacca. Fanno parte del piano: lo studio della concorrenza, dei canali di comunicazione, del pricing, dei prodotti e delle strategie di promozione
- la capacità di costruire un network sempre aggiornato rispetto al target dei clienti, aperto a nuovi progetti futuri
- la voglia e la capacità di trasferire le sue conoscenze dei processi e le best practices all’interno dell’azienda, per rendere agevole la gestione dell’export in futuro, anche in sua assenza
- la capacità di indicare all’azienda quali sono gli strumenti informatici adatti e indispensabili per le operazioni base dell’internazionalizzazione: la ricerca degli acquirenti e dei partner commerciali esteri, l’invio di informazioni, i collegamenti in videoconferenza, l’uso del CRM per gestire i clienti e dei software di archivio dei dati
Una volta avviata l’internazionalizzazione, Il TEM ti servirà ancora per valutare le performance dei tuoi prodotti sui mercati esteri attaccati. Solo dopo aver ottenuto gli effetti desiderati la sua consulenza potrà terminare.
Che vantaggi hai affidandoti al Temporary Export Manager per vendere all’estero e quanto costa ingaggiarlo
Ingaggiare un TEM per esportare il Made in Italy all’estero è diventato vantaggioso dall’aprile 2019: infatti, le società di capitali, in forma singola o rete d’impresa, possono accedere a finanziamenti a tassi agevolati per l’inserimento temporaneo in azienda di un TEM freelance, a patto di esportare in Paesi extra-UE. Per l’inserimento temporaneo in azienda di un TEM, la richiesta di finanziamento dovrà essere compresa fra 25.000 € e 150.000 € e i progetti dovranno essere finalizzati all’erogazione di servizi volti a facilitare i processi di internazionalizzazione d’impresa.
Esistono finanziamenti a tassi agevolati per ingaggiare un TEM e coprire il suo compenso
Già, ma qual è il costo medio di ingaggio per un TEM all’altezza del suo compito? Il compenso è commisurato alla quantità ed alla qualità del suo lavoro: infatti i TEM freelance hanno obiettivi chiari che devono essere raggiunti in tempi il più possibile ristretti, ma senza trascurare tutti gli aspetti dell’internazionalizzazione. Non essendo impiegati, non vengono distratti dalle politiche interne all’azienda, quindi possono, per contratto, ottenere rapidamente i risultati attesi. Il costo medio del TEM italiano si aggira intorno agli 800 Euro al giorno per 4 mesi, tempo massimo entro il quale l’azienda generalmente ottiene gli incrementi di guadagno progettati. Ovvio che ci sono spostamenti rispetto a questa cifra: l’ideale è farsi fare un preventivo dal TEM, dopo averlo informato dettagliatamente sull’azienda, sul prodotto da vendere e sulle aspettative.
Come cercare il Temporary Export Manager adatto alla tua attività per farla decollare all’estero
Se ti occupi di Made in Italy, anche con una piccola attività e ti senti pronto per i mercati cinesi, russi o arabi, ti consigliamo di cercare subito notizie sui finanziamenti riservati alle imprese sulla piattaforma online SACE SIMEST. Puoi chiedere un preventivo ai Temporary Export Manager freelance disponibili su AddLance. Internazionalizzando la tua azienda entrerai a testa alta nel mercato italiano ed estero e potrai moltiplicare i tuoi guadagni. Non perdere tempo e buon lavoro!
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