analista programmatore: Dalla progettazione al problem solving

analista programmatore: Dalla progettazione al problem solving

Nella tua azienda manca questa figura, eppure può essere indispensabile! Ti diciamo cosa fa l’analista programmatore: dalla progettazione al problem solving

analista programmatore

analista programmatore: Dalla progettazione al problem solving

analista programmatore cosa fa

L’analista programmatore è una figura professionale che può essere indispensabile alla tua azienda; non sai bene di cosa si tratta? Questo professionista unisce competenze di analisi dei requisiti con lo sviluppo software. Nel dettaglio: recepisce le necessità del business o del progetto aziendale traducendole in soluzioni tecniche. Questa operazione avviene con la scrittura di codice e la progettazione di sistemi. Compito che sa svolgere anche un Programmatore Softaware, chiamato anche ‘sviluppatore’ o ‘coder’. E’ infatti un professionista che scrive, testa e mantiene il codice sorgente di programmi e applicazioni software. Ma ci sono differenze tra il programmatore analista e il programmatore software. Quella più importante è nelle responsabilità: l’analista ne ha di più, occupandosi di analisi dei requisiti, progettazione di sistema e sviluppo del codice. Il focus principale del programmatore, invece, è sulla scrittura e manutenzione del codice. Altra differenza: il programmatore interagisce ben poco con gli Stakeholders del progetto; l’analista programmatore lavora a stretto contatto con loro. Perché ha bisogno di comprendere e tradurre le loro esigenze in specifiche tecniche. Questo significa che è coinvolto direttamente nella fase di progettazione, creando diagrammi e modelli dell’architettura del sistema. Infine, a differenza del programmatore, l’analista si occupa direttamente di analisi dei requisiti del progetto. Ricapitolando: mentre il programmatore software è orientato alla scrittura e manutenzione del codice, l’analista programmatore combina le competenze di analisi e progettazione con quelle di sviluppo. Collegando i requisiti del business e le soluzioni tecniche dell’azienda. Raccolti i requisiti, infatti, li analizza per individuare eventuali criticità. Creando diagrammi e modelli per  definire la struttura del software, i componenti principali e le loro interazioni. A questo punto passa alla creazione del software necessario all’ azienda per gestire l’attività. Scrive il codice per implementare le funzionalità richieste, con linguaggi di programmazione adatti. Per fare questo segue le best practices di sviluppo. Ma le skills non finiscono quì: occorre anche testare il funzionamento del software risolvendo eventuali bug. E redigere la documentazione tecnica del software sviluppato: manuali d’uso, guide per la manutenzione e descrizione delle funzionalità. Tocca all’ analista programmatore fornire il supporto tecnico: rispondere alle domande degli utenti e aggiornare il software. Quindi deve aver fatto almeno un corso analista programmatore se non ha una laurea in Informatica. Ora che sai l’analista programmatore cosa fa, scopri nel dettaglio le competenze tecniche che deve avere.

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analista programmatore cosa fa

analista programmatore: le competenze tecniche

La Creazione Database è la soluzione migliore per organizzare la tua azienda. L’analista programmatore è il professionista che ti offre questa soluzione. Prima di ingaggiarlo, però, verifica le sue competenze tecniche. Per prima cosa deve conoscere i tool di sviluppo più usati; e almeno i più comuni linguaggi di programmazione: Java, C#, Python, JavaScript, PHP, Ruby. Occhio: la scelta dei linguaggi dipende spesso dal contesto aziendale e dai tipi di progetti. Non basta ad un analista programmatore cobol cics db2 conoscere ambienti di sviluppo integrato 8NetBeans, Eclipse e Microsoft Visual Studio. Deve anche applicare i principi di testing e occuparsi di Cyber Secutiry. Per la progettazione e gestione di database, deve conoscere SQL e sistemi di gestione di database relazionali come MySQL, PostgreSQL, Oracle, SQL Server. Oltre a database NoSQL come MongoDB, Cassandra. Fondamentali sono le tecniche e gli strumenti di progettazione del software, diagrammi UML , design patterns, e architetture software. In ambito sviluppo delle applicazioni web deve conoscere HTML, CSS, JavaScript; e framework e librerie associati come Angular, React, Vue.js. Valuta le sue capacità di sviluppare applicazioni desktop, utilizzando tecnologie come .NET, JavaFX, o altre piattaforme specifiche. E di comprendere principi di ingegneria del software: per esempio il ciclo di vita del software, metodologie di sviluppo agile (Scrum, Kanban), e tecniche di versionamento del codice (Git, SVN). Per fare il debug del codice occorrono strumenti e framework di testing (JUnit, Selenium, TestNG) e tecniche di testing (unit testing, integration testing, system testing). E anche una certa familiarità con gli ambienti di sviluppo integrati (IDE) come Eclipse, IntelliJ IDEA, Visual Studio. Oltre a strumenti di gestione del progetto come JIRA, Trello, o Asana. Ultima, ma non meno importante, la Sicurezza del software contro vulnerabilità comuni come SQL injection, cross-site scripting (XSS). Ti sembra di pretendere troppo? Ricorda che queste competenze permettono all’analista programmatore di comprendere le esigenze del tuo business. Sviluppando soluzioni software efficaci e affidabili. Non accontentarti di un dilettante: ecco quando e per cosa devi rivolgerti a un professionista.

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analista programmatore: le competenze tecniche

programmatore analista: quando e per cosa rivolgersi a un professionista

Sai che un analista programmatore freelancer porta molti vantaggi alla tua azienda o al tuo progetto; perché hai bisogno delle sue competenze analitiche e di sviluppo software. Devi prevedere nel budget aziendale uno stipendio analista programmatore in varie situazioni. Per esempio, se la tua azienda sta intraprendendo progetti software complessi. In questo caso un analista programmatore può assicurare che tutte le fasi del ciclo di vita del software siano gestite in modo efficace. Altro caso: quando hai bisogno di qualcuno che sappia comunicare con gli stakeholders. La sua figura è, infatti, l’ideale come ponte tra il business e il team tecnico. I tuoi progetti soffrono per la disconnessione tra la fase di analisi dei requisiti e quella di sviluppo? l’ analista programmatore supera questo gap. Anche quando la tua azienda ha bisogno di ottimizzare le risorse tecniche, un analista programmatore identifica le soluzioni  più efficienti; garantendo che il codice sia scritto in modo ottimale per le prestazioni e la scalabilità. Nei progetti che richiedono un supporto continuo e una manutenzione regolare, individua e risolve problemi tecnici. Se il tuo team necessita di documentazione tecnica o di formazione su nuove funzionalità crea i manuali d’uso. Nel caso del professionista analista programmatore stipendio e competenze sono strettamente legati; ingaggiarlo è una scelta strategica. E’ indispensabile per il successo dei tuoi progetti.

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Conclusioni

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