Vuoi sfondare con uno stile vincente? Ecco tutta la storia di Fendi logo: 95 anni di stile nel segno del logo italiano più fashion
logo Fendi: Dalla nascita della maison nel 1925 ad oggi
Un marchio luxury richiede grande stile; quello del logo fendi è inconfondibile perché funziona anche come una texture fashion. Significa che un prodotto Fendi senza etichetta spicca tra mille altri grazie al logo stampabile su pelle e tessuti. Diventando il simbolo per eccellenza dell’azienda. La storia della maison fendi italia comincia da un felice incontro: quello fra Adele Casagrande ed Edoardo Fendi. Lei, coraggiosa imprenditrice, dal 1918 ha un laboratorio di pellicceria a Roma; lui è figlio di un napoletano trapiantato nella capitale. Il talento creativo e commerciale dei due si sposa perfettamente: nel 1925 aprono insieme un’elegante pellicceria-pelletteria nel centro di Roma. Diventano marito e moglie nel 1930, dopo aver ottenuto un buon successo nel lavoro. Sono gli anni del lusso dannunziano: signore di ogni ceto fanno carte false per una pelliccia sartoriale; ma solo le altolocate possono permettersela. Anche borse e guanti artigianali sono cult maschili e femminili per gente importante. E’ un’Italia di cui si parla molto in Europa: il simbolo fendi dell’epoca diventa quello del made in Italy per eccellenza. E’ uno scoiattolo su un ramo che stringe tra le zampe una noce; il disegno proviene da un dipinto regalato da Edoardo a sua moglie per scherzare sulla sua iper-attività. Al di sotto dell’immagine è la scritta Fendi in carattere tipografico sans-serif con la data di fondazione. Il tutto in blu turchese da stampare su una carta da regalo giallo chiaro. Dopo la Guerra Adele ed Edoardo passano il testimone alle cinque figlie; le eredi gestiscono il brand in perfetta sincronia, come ‘le cinque dita della mano’. L’incastro perfetto sembra essere il tema ricorrente per fendi brand: così nel 1966 lo stilista Karl Lagerfield neoassunto da Fendi, inventa il nuovo logo in un flash. Nasce il monogramma stilizzato formato da due F speculari di colore nero incastrate fra loro che tutto il mondo conosce. Il successo diventa planetario anche grazie allo stilista che svecchia la linea delle pellicce. Inserendo accessori realizzati con texture logate che piacciono da morire alla massa. Il marchio fendi oggi è ancora lo stesso; anche se negli anni ’90 la texture dalla doppia F ha una battuta d’arresto. In compenso il fendi logo diventa protagonista di campagne pubblicitarie ad alto impatto: ecco come è andata.
Fendi logo: Significato del doppio F del logo
Il logotipo fendi non è sempre stato lo stesso nello spazio di un secolo; quello ideato dallo stilista nel 1966 rende riconoscibile la maison di moda a livello planetario. Come per il Logo Kappa sfrutta una semplice lettera dell’alfabeto; ma il monogramma delle due F non indica solo il cognome Fendi. Nel logo fendi significato e grafica si esprimono nelle parole ‘Fun Furs’, ‘pazzo per le pellicce’: un motto ideato per spingere anche il consumatore medio all’ acquisto di questo capo lussuoso. Così Lagerfield sdogana il prodotto intrappolato in una nicchia sempre più stretta di mercato; senza sminuire la qualità, che resta elevata. Negli anni Ottanta esplode la moda del look logato: per fendi marchio e texture diventano la stessa cosa nei prodotti tessili e di pelle. Spesso il fendi logo diventa una fibbia o una spilla da sfruttare come dettaglio fashion, ma anche come distintivo. Imitato alla grande in questa strategia di mercato dal Logo Versace. Il giallo fendi del packaging compare anche nel branding digitale e nelle campagne marketing, su schermi led in Times Square a Londra. Ancora una volta si celebra un matrimonio in grande stile: quello tra logo e colore di fondo. Alla fine degli anni Novanta l’azienda è ad una svolta: continua a leggere cosa è successo.
Fendi brand nelle campagne pubblicitarie
Negli anni Duemila il fashion diventa più discreto; con il trand ambientalista si abbassa la richiesta di pellicce. L’azienda si concentra su nuovi prodotti, è il momento per un rilancio del brand. Ma il graphic designer non se la sente di stravolgere il logo; preferisce concentrarsi su campagne pubblicitarie glamour per elevare la brand reputation. Nel maggio 2013 l’evento ‘FF Reloaded’ presenta un leggero restyling del Fendi logo: conserva il monogramma originario ma è disegnato con linee più morbide. Il font somiglia al Basic Commercial Soft Rounded Pro Bold ed è apprezzato dalla nuova fetta di mercato dei millennials. La svolta segna anche una collaborazione con la maison Versace: per l’occasione nasce un temporary brand chiamato Fendace: il logo ibrido ha una cornice rettangolare a motivi greci che racchiude la famosa testa di medusa; sfruttando l’anagramma Fendi come iniziale della scritta. Cresce l’attenzione verso l’Architettura e l’Arte come mezzi prestigiosi per fare pubblicità: nel 2015 viene organizzata una grande sfilata di pellicce haute couture al Théâtre des Champs-Élysées di Parigi. Nello stesso anno parte il progetto ‘Fendi for Fountains‘, per restaurare la fontana di Trevi a Roma, sede di un’altra sfilata glamour. La brand Identity si consolida con l’acquisto della nuova sede aziendale: il Palazzo della Civiltà Italiana costruito all’ EUR negli anni Trenta. Il cosiddetto ‘colosseo quadrato’ chiude alla grande il cerchio della grande storia Fendi.
Conclusioni
Non rinunciare allo stile per il tuo logo: lascia il tuo segno con un grafico AddLance!
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