Si fa un gran parlare di start up. Ma cosa sono?
Niente altro che idee imprenditoriali in fase di inizio attività, in previsione del pieno raggiungimento del successo.
Si tratta del momento più delicato di un’attività, in cui tutto deve essere programmato alla perfezione, anche i momenti di difficoltà.
Uno di questi è legato alla mancanza di fondi necessari per cominciare.
Tra i finanziamenti alle start up si stanno facendo strada quelli forniti dalla pratica del Crowfunding.
Di seguito 4 cose da sapere per dare avvio alla tua attività imprenditoriale finanziandola con questo mezzo.
Finanziamenti start up: come gestirli
In Italia il Ministero dello Sviluppo Economico ha dedicato al sostegno delle start up innovative una serie di norme. I dati della Relazione Annuale del 2017 affermano come esse “tendano a incrementare corposamente il proprio valore della produzione già durante il primo anno di partecipazione alla policy. Le start up innovative che hanno avuto accesso alla policy nel 2015, hanno in media raddoppiato il loro fatturato nel 2016; quelle iscritte nel 2013 e nel 2014 lo hanno triplicato”. Buone notizie quindi per chi sta costruendo una start up, anche se, di fatto, il 60% nasce al Nord, in particolare in Lombardia, Piemonte ed Emilia-Romagna.
Il problema è che, quando hai una buona idea imprenditoriale, ti chiedi se valga la pena di investire i tuoi risparmi oppure se sia il caso di chiedere un prestito in Banca per realizzarla senza avere nessuna certezza che funzioni sul mercato. Ti consigliamo quindi, innanzitutto, di affidarti a un commercialista specializzato per avere un business plan dettagliato che contenga:
- la valutazione dei punti di forza e di debolezza dell’idea imprenditoriale
- il calcolo dettagliato del budget economico totale necessario
- i rischi che potresti correre in fase di start up
Leggi anche Come fare un business plan
Attenzione: se la start up è innovativa, il business plan non potrà fornire né una statistica né uno studio realistico dell’impatto sul mercato, ma solo previsioni teoriche, che potrebbero non bastare ad una Banca per erogarti un finanziamento. Avviare l’impresa comporta quindi difficoltà di reperire il budget economico necessario.
Rinunciare? Forse, ma se sei deciso a dare il tuo contributo al mondo dello sviluppo economico, prendi in considerazione altre forme di finanziamenti per la tua start up, verificando anche l’impatto sul mercato della tua idea.
Queste forme di finanziamento prendono il nome di Crowdfunding.
Vediamo di cosa si tratta.
Scegli di finanziarti con il Crowfunding
Il Crowfunding offre metodi di finanziamento alle start up che superano i confini regionali, coinvolgendo in alcuni casi addirittura tutto il mondo, grazie alla connessione Internet. Si tratta infatti di finanziamenti di gruppo, forniti da quote singole di sconosciuti che appartengono ad una community e decidono di sostenere economicamente un’idea giudicata vincente, dividendo tra loro la spesa.
Il Crowfunding si basa sull’uso del web 2.0 e serve anche a raccogliere risorse oltre che denaro. L’uso dello strumento del Crowfunding segue tre modalità:
- Sostegno a iniziative autonome: attraverso una pagina Facebook o un gruppo molto esteso che gestisci personalmente puoi costruire una campagna di raccolta fondi per il tuo progetto personale, fornendo ai follower le informazioni. Richiede grande attenzione ai dettagli e molto tempo da dedicare alla promozione sui social
- Sostegno economico a cause sociali: metodo dedicato ad Associazioni e Organizzazioni no profit per raccogliere fondi da destinare a un obbiettivo particolare, che si avvale dei social o di un sito web da integrare con campagne in presenza. Anche in questo caso occorre presentare molto bene ai follower il progetto nei dettagli a titolo di trasparenza, magari attraverso un blog, perché la spinta a contribuire è assolutamente emotiva. Attenzione: da non confondersi con le petizioni effettuate da Google.
- Sostegno da Piattaforme di Crowfunding: metodo molto usato dalle Imprese, prevede solo l’iscrizione gratuita e l’inserimento della start up da finanziare, concedendo una percentuale alla piattaforma che effettua il lavoro di promozione e di ricerca dei contributi economici sul web. Celebre il caso della Città della Scienza di Napoli, che nel 2103 ha raccolto con il Crowfunding oltre un milione di Euro per la ricostruzione del museo andato bruciato.
Finanziamenti start up: quale campagna di Crowfunding adottare
Se hai scelto la Piattaforma per iniziare la campagna di finanziamento della tua start up, sappi che la stessa può avvenire in tre forme:
- Reward Crowfunding: si basa su un’ adesione ragionata da parte del consumatore sollecitato, al quale viene illustrato il progetto di start up in qualità di investitore che partecipa agli utili. Infatti prevede una ricompensa al donatore, qualora si raggiungesse tutta la cifra necessaria o solo una parte, in base all’opzione che scegli
- Donation Crowfunding, forma di adesione emotiva, senza alcun compenso per il donatore
- Crowfunding civico: utile per servizi da destinare alla collettività. Un esempio può essere l’azione di un’Associazione o di un Ente amministrativo verso una comunità afflitta da un problema sociale come la mancanza di materiale scolastico per bambini disagiati, il bisogno di corsi di lingua per stranieri o di laboratori per disabili. Questo sistema può essere usato anche per avviare un progetto di restauro di un monumento, di itinerario turistico e addirittura per finanziare una campagna elettorale, su esempio di Barak Obama, che raccolse milioni di dollari con il Crowfunding, vincendo le elezioni.
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I tre sistemi hanno un vantaggio in comune: attraverso il consenso a contribuire si verifica anche l’impatto della start up sui potenziali consumatori, testando la domanda sul mercato. Dato utilissimo soprattutto in presenza di una start up innovativa.
Finanziamenti start up: tutto quello che ti serve
Ricapitolando: dopo aver accertato attraverso uno studio attento il budget preciso di cui ha bisogno la tua start up, dovrai scegliere il metodo di Crowfunding più adatto e soprattutto il tipo di campagna da sostenere, scegliendo di ricompensare o meno coloro che contribuiscono alla raccolta fondi.
Fa attenzione alla tempistica, direttamente proporzionale all’entità della cifra richiesta e all’importanza del progetto di start up.
Se scegli di affidarti ad una Piattaforma, puoi cercarla tra le 31 Piattaforme on line più accreditate, censite al 7 settembre 2018, sia italiane che estere. Ogni piattaforma di Crowfunding è dedicata ad un settore preciso: la maggior parte si occupano di start up di Design, Fashion, Arte, Organizzazione di eventi, Cultura, Editoria, E-commerce e Web. Pochissime tra esse offrono una consulenza: ti consigliamo quindi di cercare un buon freelance che possa aiutarti nel calcolo del budget necessario, nella redazione del progetto e dei testi in lingua straniera da inserire sul web. Buona raccolta!
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