Mostra la tua competenza grafica anche nei dettagli! Trova font calligrafici in corsivo per un lavoro che non passa inosservato. Se non sai come fare, leggi quali sono i font eleganti per Graphic Designer professionisti che ti permettono di risaltare.
Font corsivo: da esempi illustri i migliori spunti per i tuoi lavori
Hai in vista il primo ingaggio come Graphic Designer e vuoi fare colpo col tuo portfolio di lavori. Te la cavi bene in tutti gli stili grafici ma, per sfondare davvero, ti consigliamo la scrittura in corsivo. Il motivo è semplice: offre font calligrafici eleganti che danno significato ai contenuti, migliorando la comunicazione col cliente. E li trovi in una gamma di stili che hanno fatto la Storia, perché hanno sempre funzionato. Innanzitutto, occhio a non confondere le cose. Impara che:
- Il carattere tipografico è il segno che usi per comporre una scritta, un periodo o intere pagine di contenuti. Nella categoria rientrano le lettere dell’alfabeto di qualunque lingua, la punteggiatura e i simboli (per esempio quelli matematici)
- Il font è il timbro con cui stampi su carta i caratteri tipografici. Il nome nasce nel Medioevo: in quest’epoca si creava un font per ogni carattere, versando metallo fuso in una matrice. Ne venivano fuori i “caratteri mobili” che composti davano la scrittura.
Avrai capito che, un tempo, chi inventava un carattere tipografico doveva conoscere la tecnica di costruzione di un font. Alcuni caratteri tipografici sono stati inventati da artisti e sono diventati simboli di pubblicità e di prodotti. Spesso si ispirano a correnti artistiche famose. I Graphic Designer hanno inventato gli stili dei font in corsivo. Ecco qualche caso famoso:
1) Font dei primi del Novecento, usati nella pubblicità
- lo Spencerian script della Coca Cola, che è andato forte tra il 1850 e il 1925, rendendo planetaria la bevanda
- il Davida Bold, stampato sulla copertina de La Domenica del Corriere, giornale italiano più diffuso tra le due guerre
2) Font usati nel Cinema e nell’editoria di massa
- il Risque, preferito per i titoli dei cartoni animati e dei film-commedia di fine anni Cinquanta
- l’Hocus Pocus stampato sulle copertine di Harry Potter e l’Able per i capitoli e i numeri delle pagine degli stessi libri
3) Font dei Social
- il Segoe UI nelle versioni normale, light e semibold, per le Storie di Instagram
- l’Helvetica Neue, il Sans Serif, il Monospace e il Tahoma usati in Twitter.
Gli esempi famosi di scrittura in corsivo ti convincono? Hai voglia di cercare il font giusto per i tuoi lavori di Graphic Design e fare colpo sui tuoi primi clienti? Leggi di seguito le nostre dritte per non commettere errori e raggiungere il successo.
Font eleganti per Graphic Designer, 4 dritte per andare sul sicuro
Hai voglia di sperimentare i font in corsivo nel tuo portfolio, ma sei un Graphic Designer alle prime armi e rischi di commettere qualche errore. Nella miriade di font esistenti, meglio cominciare da caratteri classici, che funzionano da sempre. Ecco le dritte utili per muoverti con sicurezza e avere successo:
- I caratteri corsivi Serif per locandine, inviti e manifesti su carta ad effetto vintage. Possono essere con grazie o senza. Nel primo caso hanno piccoli allungamenti alle estremità, sia nei numeri sia nelle lettere. Ti permettono di comunicare facilmente con target di pubblico medio, d’età anche molto adulta. Perché ispirano fiducia e affidabilità. Ideali per i prodotti di largo consumo e spettacoli di massa. Insomma, in tutti i casi in cui devi raggiungere il maggior numero di persone con scritte popolari ma chiare ed eleganti
- Il font Sans Serif, chiamato “bastone” in italiano. Si distingue per contorni e bordi netti e lineari. Molto usato nell’Ottocento, era considerato un carattere “virile” dai grafici dell’epoca. Simbolo della tecnologia, dell’industria e del progresso per la sua netta chiarezza. In corsivo il font è molto indicato per la pubblicità: i caratteri si percepiscono anche su fondi pieni di immagini, senza alterarne l’armonia
- I font Monospace: hanno uno stile “letterario” che ricorda quello delle macchine da scrivere di una volta. Il corsivo è molto apprezzato nell’editoria, nei blog, nei fumetti, nei Meme riflessivi. Sono sottili e delicati e danno un’aria colta all’immagine
- I font Handwriting o Script, ovvero la finta calligrafia a mano. Sono il corsivo per eccellenza, molto usato dai Brand che simulano la firma del fondatore dell’azienda nel Logo. Adatto per inviti, pergamene, diplomi, menu. E’ simbolo di tradizione e stabilisce una maggiore empatia col pubblico per il suo aspetto naturale.
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Questi caratteri non ti soddisfano? La soluzione che ti offriamo è il Lettering. Consiste nell’inventare font eleganti del tutto nuovi, come hanno fatto alcuni professionisti di successo. Se ti sembra troppo difficile e pensi di non avere i requisiti adatti, leggi di seguito come è andata per loro.
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Lettering e Graphic Design, gli esempi di successo che puoi imitare
La scrittura in corsivo ti piace, la trovi elegante e vuoi usarla. Ma i font classici non ti soddisfano, preferisci qualcosa di originale. Puoi metterti alla prova nel Lettering, l’arte di inventare caratteri tipografici nuovi, da stampa o da digitale. Prima di te ci sono stati professionisti Graphic Designer diventati famosi per aver inventato dal nulla i loro font. Ti citiamo qualche esempio storico:
- Matthew Carter, uno dei migliori creatori di font digitali per computer negli anni Ottanta. Ha inventato font come Georgia, Tohama e Verdana, adottati per le scritte da leggere a video, su PC. Il corsivo di questi font è semplice ed elegante e spacca nella fascia più giovane di pubblico grazie ad Apple e Microsoft. Occhio, Matthew nasce come tipografo: sapeva costruire a mano i suoi font!
- Louise Fili, Graphic Designer americana di origine italiana. Autrice di copertine di libri, loghi, packaging e branding. Ha inventato font disegnati a mano molto eleganti, ispirati al vintage europeo. Nota curiosa: è specializzata in font corsivi per prodotti gastronomici
- Jon Contino, invece, parte come illustratore. Ha un’impostazione puramente artistica del lettering. Segue le correnti del modernismo e del minimalismo combinate assieme. Ne vengono fuori caratteri corsivi che incrociano illustrazione, Design e street art contemporanea. Autore di font usati da Nike, Ford, Campbell’s, Anthropologie, Sport Illustrated, Stephen King e Boardwalk Empire, da poco è diventato anche stilista.
Come vedi il Lettering è una vera e propria attività creativa nel campo della scrittura in corsivo: ideale per il Graphic Designer che non trova font adatti al suo portfolio di lavori. Per avviarla occorre una formazione artistica ma anche nel Digital Marketing e nella tipografia.
Conclusioni
Ora che sai come avviare la tua ricerca di font calligrafici eleganti, metticela tutta e costruisci un bel portfolio da presentare ai potenziali clienti.
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