Sei usi questo social per espandere la tua rete professionale o per fare branding per la tua azienda, ecco la mini-guida espressa sugli hashtag Linkedin. I pro, i contro e perché è giusto usarli (e sapere quando usarli) sul tuo profilo privato e su quello aziendale.
Hashtag Linkedin 1: Come creare un hashtag o scoprire quelli di tendenza
Sai come funzionano gli hasthag? Gli hashtag sui social media (quindi Linkedin compreso) sono delle parole chiave evidenziate, precedute dal simbolo #. Servono a categorizzare degli argomenti. Grazie all’uso degli hashtag le persone possono interagire tra loro (su un determinato argomento o parola chiave). Su Linkedin gli hashtag ti aiutano a scoprire interessi e argomenti rilevanti per te e per la tua attività e a creare reti e discussioni intorno a questi temi. Per creare un hashtag ex novo digita # (cancelletto) seguito dalla parola chiave che vuoi evidenziare. Ad esempio: #freelance.
Se invece vuoi scoprire gli hashtag su Linkedin che stanno facendo tendenza, devi seguire un’altra procedura. Vai sulla lente di ingrandimento e inserisci la parola chiave preceduta da # e premi invio. Una volta individuato un hashtag di interesse, se fai clic sullo stesso, Linkedin lo aggiungerà alla tua “lista” e il tuo feed inizierà a proporti post su questo tuo interesse. I post sono scritti da persone che usano il medesimo hashtag che hai selezionato tu. Vuoi sapere come gestire gli hashtag Linkedin che segui o qual è la procedura se stai usando uno smartphone? Vai su Linkedin guida, la pagina ufficiale: è tutto spiegato in modo dettagliato!
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Hashtag Linkedin 2: perché fai bene ad usarli se hai un account aziendale
Anzitutto facciamo una doverosa premessa: gli hashtag su Linkedin vanno usati in modo diverso dagli altri social, dato che questo è un network professionale e non nato per intenti di intrattenimento. Infatti Linkedin è stato l’ultimo tra i social ad approvare ed inserire l’uso degli hashtag. Ecco la mini-guida su come usarli e quali errori non fare, soprattutto se hai un account aziendale (o se sei un freelance con una strategia di personal branding in atto).
1) Moderazione
Non esagerare con l’uso degli hashtag Linkedin. Trova un paio di parole di tendenza secondo la tua attività o creane tu di nuovi, ma non esagerare. Due, tre al massimo per ogni post che scrivi possono bastare. Ricorda che più sono pertinenti e mirati più ti aiutano a fare rete.
2) Contestualizzazione
L’hashtag su Linkedin non va buttato lì a caso. Va contestualizzato in una frase di senso compiuto. Il suo scopo è quello di rendere più esplicativo il contenuto di un post, di una infografica o di un video che vuoi postare. Però mai lasciare solo l’hashtag (o gli hashtag se ne inserisci più di uno) da solo a mò di didascalia. Meglio inserirlo/li in una frase compiuta, proprio perché su Linkedin gli hashtag funzionano anche come intento di ricerca su un determinato argomento.
3) Attenzione alla lingua
Che lingua utilizzare quando si usano gli hashtag su Linkedin? L’italiano, ovviamente, va sempre bene, ma via libera anche all’inglese e alla lingua originale in cui la parola chiave viene espressa. Soprattutto se si tratta di tecnicismi di nicchia. Un caso può essere l’uso degli acronimi. Sì, vanno rispettati anche con il # davanti. Per quanto riguarda invece gli acronimi usati come abbreviazioni, si possono utilizzare tenendo presente l’obiettivo del post e la portata geografica che si intende avere. Ci sono acronimi conosciuti che puoi usare purché ben contestualizzati. Ad esempio:
#DYK che significa do you know
#FYA che significa for your attention
#LION che sta per Linkedin open networker (un collegamento ponte che può farti raggiungere decine e centinaia di altri collegamenti. Un LION è un utente che accumula una grande quantità di collegamenti e indica solitamente una persona molto attiva sui social network).
4) Scelta
Va bene, ma quale hashtag Linkedin è meglio scegliere? La risposta è: dipende. Dipende da cosa devi fare, da qual è il tuo obiettivo aziendale. Devi lanciare un nuovo prodotto, un nuovo brand o un eventi? Crea il tuo hashtag ex novo. Deve essere originale e facilmente memorizzabile (o digitabile). Devi dare visibilità ad un post che hai scritto? Allora meglio cercare hashtag di tendenza tra quelli già utilizzati, per puntare alla massima diffusione e portata del post.
Hashtag Linkedin 3: vantaggi per il proprio profilo (se usati bene)
Usare (bene) gli hashtag su Linkedin porta con sé diversi vantaggi. Li vuoi conoscere? Eccoli qui:
- Un hashtag appropriato e già popolare fa comparire il tuo contenuto nel feed dei tuoi contatti di primo grado, aumentando la probabilità che questo venga letto
- Un hashtag appropriato creato ex novo e spinto a dovere può creare una community intorno a questo punto di interesse. A questo punto, l’algoritmo di Linkedin permetterà ai contatti di vedere i tuoi post nel loro feed
Mirko Saini, LinkedIn & Social Selling, ha scritto un interessante post sull’uso degli hashtag Linkedin e sui vantaggi&svantaggi. Leggilo qui, se vuoi.
Se hai ancora dubbi su come cercare un hashtag su Linkedin, ecco cosa puoi fare:
- vai nella pagina Insights del tuo profilo aziendale o professionale e vedi quali tag hanno performance migliori. Puoi sempre trasformarli in ottimi hashtag
- non usare # irrilevanti o ripetitivi se vuoi fare centro con il tuo post o con la tua infografica
- non usare gli hashtag spam o quelli proibiti (né quelli non in target con la tua attività professionale)
- combina hashtag di nicchia con quelli più popolari. Non ci sono limiti al numero di # che puoi inserire in un post, ma meglio mai più di 5. L’ideale è 2-3.
Leggi anche Linkedin SEO: come farsi trovare sul web
Adesso hai una panoramica abbastanza ampia sugli hasthtag Linkedin e su come puoi utilizzarli al meglio nella tua strategia di social media marketing e personal branding. Non vuoi fare tutto da solo o non hai tempo per seguire al meglio questo importante aspetto? Cerca un social media manager freelance che possa supportarti. Attiva una ricerca su AddLance oggi stesso!
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