Alzi la mano chi, facendo un lavoro freelance, non abbia mai avuto problemi (o ridardi vistosi) con l’accredito delle competenze. In poche parole, alzi la mano chi non abbia mai avuto problemi a farsi pagare. Capita a tutti i freelance e i lavoratori autonomi. Almeno una volta nella vita. Lo rileva l’esperienza pratica ma anche uno studio PayPal, ripreso dalla prestigiosa rivista Forbes. Quasi il 60% degli intervistati, secondo questo studio del noto sistema di pagamento online, ha rivelato di aver avuto a un dato punto, problemi ad essere pagato per la prestazione eseguita.
Lavoro freelance, essere pagati è un diritto: i consigli migliori per difenderlo
A parte il consiglio, quasi ovvio, di fidelizzare il cliente serio e puntuale che non fa storie al momento di saldare il compenso (o la consulenza), ecco i 4 consigli da considerare per riscuotere il dovuto al più presto.
- Metti in chiaro da subito il tuo onorario. Se sono previsti lavori extra o consulenze anche telematiche, definisci al momento dell’ingaggio se le stesse saranno conteggiate a parte o se saranno incluse comunque nel compenso pattuito
- Non limitarti a chiedere informazioni sullo stato dei pagamenti. Se stai ancora aspettando di ricevere il compenso per il lavoro svolto, manda una mail chiedendo se devi compilare dei documenti aggiuntivi e se ci sono problemi tecnici con il pagamento della fattura, dato che ancora non hai ricevuto alcun accredito. Questo è un cortese sollecito e anche un modo per verificare che nulla sia andato storto con la tua procedura di pagamento
- Se continui a non ricevere il tuo compenso, cerca fino all’ultimo di mantere relazioni positive, aumentando la pressione in modo amichevole per preservare comunque il contatto/cliente. Poi, quando riterrai essere arrivato il momento e dopo aver ancora una volta verificato che non ci siano impedimenti tecnici al pagamento del tuo lavoro freelance, puoi rivolgerti ad un legale o a una agenzia di recupero crediti. Naturalmente, se l’importo da ricevere vale lo sforzo (e il costo) di tale procedura.
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Lavoro freelance, vuoi mettere al sicuro la tua attività? Diversifica i clienti
Un modo abbastanza sicuro e abbastanza utilizzato per evitare di ritrovarsi senza reddito è quello di diversificare i propri committenti. Non dipendere economicamente da un solo cliente è importante, poiché riduce al minimo il rischio di ritrovarsi – improvvisamente – senza compensi. Un unico cliente, infatti, anche se armato di ottime intenzioni e di precisione nei pagamenti, potrebbe per qualunque ragione decidere di non proseguire più con la collaborazione. Oppure potrebbe avere problemi economici che rallenterebbero o farebbero del tutto cessare il pagamento dei tuoi onorari.
Lavoro freelance, ancora qualche consiglio per non “lavorare gratis”
Lavorare gratis non piace a nessuno. Ecco qualche altro consiglio, oltre a quelli già citati, per evitare questo problema. Nel contratto di ingaggio, scrivi e fai sottoscrivere queste piccole clausole, soprattutto se hai a che fare con nuovi committenti che ancora non conosci bene:
- Acconti: se il compenso fissato è molto alto o il lavoro è molto lungo (ad esempio richiede mesi), stabilisci nero su bianco una serie di acconti. Questo ti permetterà di avere un’entrata costante e di ridurre il rischio di non essere pagato
- Penali: puoi considerare, se valuti il caso, di inserire nel contratto di ingaggio una penale progressiva in caso di ritardo nei pagamenti
- Scadenze: definirle è altrettanto importante. Firmate entrambi per accettazione uno scadenziario sia per la consegna da parte tua del lavoro concordato, sia per il pagamento da parte del tuo committente, del compenso pattuito
Ancora dubbi? Leggi il nostro Contratto di lavoro freelance in 8 punti!
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