E’ campione di stabilità sul mercato, marchio aziendale da sempre; eppure è cambiato molto! Scopri il Logo IBM: storia e identità visiva indistruttibili
International Business Machines Corporation: la storia della società
Chi non conosce l’ IBM, produttore dei computer dei nostri nonni? Il logo ibm è impresso nella mente proprio come il Logo Google; ma resiste ancora alla grande dopo una serie di restyling. Il motivo è semplice: l’azienda ha scelto sempre le iniziali societarie come marchio. Cambiando nome nell’ arco di 140 anni, è sempre ripartita da zero col logo. La storia comincia dal 1885, anno veramente d’oro: Julius Pitrap brevetta la bilancia informatica; Alexander Dey il registratore a quadrante. Mentre Herman Hollerith inventa la macchina tabulatrice e Willard Bundy un orologio elettronico.
Inutile dire che entrano tutti nel business. Dall’incontro felice dei fantastici quattro nasce nel 1889 la International Time Recording Company abbreviata in ITRCo. Un anno dopo viene ribattezzata Computing Scale Company, ossìa CSCo. Nel 1911 a Endicott, stato di New York, diventa lCTRC, guidata da Charles Ranlett Flint. Fin dall’ inizio il marchio ha un logo; ma la grafica dell’epoca non è ancora legata al marketing. Si rifà agli stemmi araldici che fanno tanto ‘nobiltà’. Nel 1924 la svolta: l’azienda produce tabulatori e schede perforate col nome di International Business Machines Corporation, cioè IBM.
L’ ibm logo è dato ancora dalle iniziali societarie; ma dopo la Guerra Mondiale la grafica cambia: vista la scalata negli affari, la forma più adatta è un globo. Negli anni Trenta i nuovi prodotti della IBM sfondano tra i nazisti; le schede Hollerith, infatti, sono il massimo per classificare i cittadini tedeschi e quelli delle terre occupate. L’ibm corporation diventa, secondo alcuni, complice di Hitler; un vero colpo per la brand identity! Per questo nel 1946, a guerra finita, si butta alle spalle il passato. Cambiando identità visiva. In questi casi creare loghi mette di fronte a una domanda: come modificare la grafica mantenendo il marchio? Per ibm significato e forma del logo non hanno ancora un nesso con i valori aziendali. L’azienda cerca di risollevare la sua reputazione: avvia programmi che riconoscono e promuovono il potenziale e i risultati dei dipendenti.
Ogni anno seleziona 500 addetti per la Corporate Service Corps che svolge attività umanitarie all’ estero. Assume studenti di business per sviluppare tecnologia di alto valore, presentandoli al CEO dell’azienda. Ogni anno seleziona 1.000 dipendenti IBM per l’assegnazione del Best of IBM Award, regalando un viaggio in una località esotica. Insomma, si trasforma nell’ azienda che tutti sognano; cancellando il suo passato e soprattutto la vecchia grafica del logo. Fin dal lontano 1956 presenta un esempio pratico di intelligenza artificiale: un IBM 704 che sa giocare a dama. Nel 1961 lancia sul mercato la macchina da scrivere Selectric, vero must dell’azienda. Nel ’63 il nazismo è solo un ricordo: segue la NASA nei voli orbitali Mercury. Nel ’64 lancia il primo computer della storia, l’ IBM System/360. Nel 1967 l’invenzione è così popolare che l’ international business machines decide di fare un restyling del logo. Il cambiamento riguarda la texture del font, che strizza l’occhio alle righe sul vecchio schermo in fase di avviamento del computer. La scalata di IBM nell’ informatica continua fino al 2015, quando acquista il settore digitale della Weather Company; mentre nell’ottobre 2018 acquisisce Red Hat. E’ il momento di un nuovo restyling del logo, che perde il rigato per esprimere nuova stabilità. Sei curioso dei dettagli sul Logo IBM: leggi come è andata dalla prima idea a quella definitiva.
Logo IBM: dalla prima idea al logo definitivo
L’identità di ibm azienda conosciuta in tutto il Pianeta si lega al suo logo. Dato sempre dalle iniziali societarie rese con grafiche diverse. Dalla fine dell’Ottocento fino ai primi anni del Novecento lo stile del logo è ben poco commerciale: legato ancora al ‘vecchio mondo’ delle lettere scritte a mano. Dal 1884 il logo si stampa con la linotype americana: macchina monotype con tastiera che sostituisce la composizione manuale. Per questo il logo ITRCo, e i successivi CSCo e ICTRC sono tutti in caratteri neri su fondo bianco.
Ci si sbizzarisce con font stravaganti che derivano dagli stili pittorici europei: floreale, egittologo, gotico. Nel logo ITRCo, per esempio, prevale lo stile liberty; le prime tre lettere sono sulla stessa riga dove la T centrale più grande sembra una spada.
Le lettere Co sono la base circolare in cui è infilzata. Il font è un serif. Nel logo CSCo l’influsso è decisamente quello floreale, con curve e arabeschi. Le 4 lettere sono di dimensioni scalate, con la C che ingloba le altre. Il logo ICTRC infine, somiglia a un sigillo gotico. I font sono in posizione simmetrica rispetto alla T centrale, racchiusi in un cerchio. Dagli anni Venti agli anni Quaranta i font diventano più geometrici, derivati dalla grafica in bianco e nero della Bauhaus tedesca. L’azienda ha grande successo in Germania, associata all’ Imperialismo di Hitler. La voglia di conquistare il mondo contagia anche i suoi prodotti. Il logo diventa business international machines scritto per esteso, avvolgendo un globo terrestre. I font sono essenziali e squadrati, distorti graficamente per dare forma tridimensionale. Ma nel 1946 il mondo cambia completamente. Risorgono valori umani come stabilità, fiducia, sicurezza, efficienza. Si fanno strada nuove invenzioni tecnologiche che cambiano la vita. Il Logo IBM torna alle iniziali con font squadrati. Leggi di seguito tutti i dettagli.
IBM logo: font, colore e curiosità
Nel 1946 la brand identity del Logo IBM deve cambiare per non soccombere. Con una serie di azioni a lungo termine l’azienda progetta una rivoluzione dei suoi valori. Sa che anche l’identità visiva va riprogettata. Chiama un esperto di Loghi per Aziende, il designer Paul Rand, che inventa il nuovo logo ibm. Nella prima versione sceglie il font Beton introducendo il colore blu, simbolo di stabilità sociale. Nel restyling del 1956 cambia font, scegliendo City con grazie molto accentuate. Fa in modo che tra le lettere si formino spazi bianchi geometrici. La scritta blu si legge in modo ancora più netto, messa in risalto dalle geometrie bianche. Lo scopo è di comunicare la forza e il potere che l’azienda ha acquisito nel mondo. Nel 1967 il logo abbraccia la tendenza optical alla moda. Il logo designer movimenta le lettere in font Meninblu Regular con una texture personalizzata. E’ composta da 13 bande orizzontali bianche su fondo blu. Diventano 8 nel 1972, per consentire una qualità migliore nella stampa di piccolo formato del marchio. Mentre il font è il City Medium. Piccolo trucco: le strisce bianche sono più sottili delle blu, in quanto otticamente si percepiscono più larghe rispetto al colore scuro. Durante gli ottimisti anni Ottanta il logo ibm gioca ai rebus: nel 1981 Paul Rand inventa il poster Eye-Bee-M per sostenere lo slogan IBM Think. Tre immagini da decifrare tratte dalla storia iconica dell’azienda. Il Logo IBM diventa così opera d’Arte, finendo nella collezione permanente del Museum of Modern Art di New York. Infine, nel logo del 2018 la scritta IBM diventa bianca su fondo grigio piombo. La recuperata ‘serietà’ della grafica vuole esprimere un nuovo valore aziendale: la responsabilità. La grafica si adatta meglio alla percezione nel web, facendo risaltare il brand sul colore nero o grigio degli apparecchi digitali.
conclusioni
L’azienda IBM non ha paura di cambiare nome e logo: anche per te tutto è possibile con AddLance!
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