Se stai lavorando sul posizionamento Google dei tuoi contenuti digitali, leggi con attenzione: forse questo articolo dedicato al Passage Ranking e, più in generale al site ranking, può contenere informazioni molto utili per la tua strategia di content creation. Ecco cosa c’è da sapere e le novità, in merito.
Site ranking, cos’è il Google Passage Ranking
Gli esperti del Google ranking lo sanno: restare aggiornati in questo settore e nella SEO è fondamentale per un ottenere la giusta visibilità dei contenuti che si pubblicano online. Google ha introdotto un algoritmo, ribattezzato appunto Passage Ranking, che valorizza dei contenuti (più spesso long form) con un valore altamente informativo per la target audience. Quindi, se un utente digita una domanda specifica e il contenuto del tuo articolo risponde a quella domanda in modo chiaro, originale, esaustivo e completo, Google premia la tua risposta posizionandola bene in SERP (Search Engine Results Page).
I candidati migliori a questo genere di premiazione – che giocoforza garantisce visibilità al tuo sito web – sono i long form, articoli lunghi e divulgativi che permettono di fare il punto su un determinato argomento (anche di nicchia). L’argomento, dato che non si tratta di micro contenuti, ha modo di essere affrontato da più angolature, risultando oltremodo completo ed esaustivo.
L’obiettivo di Google, attraverso il Passage Ranking, è quello di lavorare sui moduli semantici (a proposito, mai sentito parlare di web semantico?), indagando i vari piani di significato attraverso la scansione dei sottotitoli e, in generale, su come il contenuto in questione è stato semanticamente strutturato. Google Passage Ranking è stato lanciato lo scorso 11 febbraio per quanto riguarda gli Stati Uniti (query US in inglese) e verrà presto esteso – come metro di valutazione dei contenuti digitali – in altre aree anglofone. Ancora non è dato sapere quando approderà in Italia e in altre zone del mondo questo nuovo algoritmo. Nel mondo del posizionamento Google e nella comunità del digital content writing, il Passage Ranking è un aggiornamento atteso e al contempo temuto. Vediamo perché.
Google ranking, il Passage Ranking spiegato in 5 punti
Come promesso nel titolo, ecco i cinque punti fondamentali in cui si articola questo ranking e su quali aspetti dei contenuti digitali va ad agire prevalentemente.
1) Valutazione del singolo passaggio
Il nocciolo della novità è proprio questo: la capacità di Google di valutare il contenuto di un articolo non solo nel suo insieme, ma anche nelle parti che lo compongono. L’algoritmo assegnerà un punteggio più alto se il passaggio in questione risponde in modo pertinente a una domanda degli utenti, anche se fa parte di un articolo più lungo e più generale su un argomento. Una quasi rivoluzione, potremmo dire, che permetterà di fare emergere passaggi che potrebbero non essere valutati come pertinenti quando si considera solo una pagina web nel suo insieme.
2) Scansione della struttura delle parti
Per beneficiare delle “premiazioni” del Passage Ranking è necessario lavorare bene – come dicevamo – sulla struttura semantica delle singole parti di un articolo. Questa chiara impostazione permetterà ai sistemi automatizzati dell’algoritmo di “leggere” correttamente il contenuto e di stabilire se una o più parti di esso rispondono in modo pertinente ad una query posta dagli utenti. Gli articoli lunghi (long form) purché ben strutturati, possono competere quindi per più query di ricerca: un’ottima notizia per chi desidera essere in SERP! Anche se il Passage Ranking ha lo scopo di aiutare le pagine con ottimi contenuti che potrebbero non essere ottimizzati perfettamente, è fondamentale un’ottimizzazione on-page, come diremo nel punto 5. Questo perché in nicchie altamente competitive, i contenuti verranno indicizzati sia per il loro aspetto informativo, che naturalmente, per l’ottimizzazione della pagina in cui si trovano.
3) Differenziazione rispetto al featured snippet
Attenzione, lo ha sottolineato lo stesso Martin Splitt, Developer Advocate di Google: nel posizionamento Google, il Passage Ranking e il featured snippet (che conosciamo già) sono due cose separate. Il featured snippet è un contenuto “premiato” da Google poiché estremamente pertinente con una query posta e per questo viene evidenziato in SERP in posizione zero (da qui il nome featured snippet). Tuttavia, questa risposta evidenziata conclude la sua esaustività in pochissime righe e l’utente non ha necessità di cliccare sul link per saperne di più. Il contenuto premiato con il Passage Ranking, invece, viene anch’esso evidenziato in SERP, ma invece di una risposta istantanea genera una risposta approfondita, per cui l’utente è in un certo senso “obbligato” a cliccare sul link per espandere tutto il contenuto informativo di cui ha bisogno. Consideriamo pure i passaggi messi in evidenza da Google come un approfondimento e non come una risposta “secca” ad una domanda precisa, come sono invece considerati i featured snippet.
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4) Verifica posizionamento Google, nessuna ri-ottimizzazione necessaria
A quanto si apprende con il lancio anche da noi del Google Passage Ranking non si renderà necessaria una nuova ottimizzazione dei contenuti già ottimizzati da un esperto SEO e già messi in rete. Non si devono quindi ri-lavorare pezzi già pubblicati né rimaneggiare un sito o dei contenuti già posizionati. Ciò che farà l’algoritmo è lavorare nel senso della rilevanza (senza per altro linee guida specifiche sulla lunghezza che i passaggi devono avere). Per cui, se un “pezzo di informazione” è considerato rilevante ai fini della query posta verrà premiato. Lo stesso Splitt – sollecitato sul punto – pare abbia evidenziato l’importanza della rilevanza: importanza che sarebbe ora addirittura maggiore rispetto all’importanza di una intera frase chiave.
5) Il Passage Ranking lavora sui contenuti lunghi
I contenuti brevi (come ad esempio le schede prodotto di un e-commerce) non rileveranno cambiamenti nel proprio posizionamento dopo il rilascio del Passage Ranking. A beneficiarne saranno i contenuti lunghi, a patto che siano informativi, originali e preferibilmente ben ottimizzati sul fronte della SEO on-page. Questo significa che i contenuti long form avranno più possibilità di posizionarsi per più parole chiave (e, soprattutto, per parole chiave sempre più specifiche). In quest’ottica, le long-tail keywords acquistano particolare importanza.
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Google Ranking: non si indicizzano solo le pagine, ma anche i singoli passaggi
Eccola, in sintesi, la grande novità. E’ scritta nel titolo qui sopra e rappresenta il grande aggiornamento del Google Passage Ranking, tutto all’insegna della rilevanza dell’informazione per l’utente che cerca sul web risposta alle proprie domande. E se la risposta perfetta fosse sepolta in chissà quale angolo remoto del browser? Bene, con il Passage Ranking, Google questo fa: premia i passaggi rilevanti – indicizzandoli e rendendoli fruibili – e non si ferma solo all’indicizzazione di una pagina. L’obiettivo annunciato dal quartier generale di Google è uno solo: aiutare l’utente a trovare esattamente quello che stava cercando.
Il motore di ricerca più conosciuto e usato al mondo ha appena fatto un passo in avanti nel ranking e adesso è in grado di comprendere e dunque di indicizzare passaggi specifici di contenuto. Perché sempre più spesso gli utenti cercano sul web risposte a quesiti specifici e non più solo piccole informative generaliste. Questa tecnologia, stimano dal quartier generale, migliorerà il 7% delle query di ricerca in tutte le lingue del mondo (a partire, ovviamente, da quando l’algoritmo verrà distribuito su scala globale).
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