Progettare Database: cosa devi sapere prima di ingaggiare un Freelance

Progettare Database: cosa devi sapere prima di ingaggiare un Freelance

progettare database

Hai bisogno di progettare database per la tua attività professionale? Naturalmente, se la programmazione non è il tuo core-business, dovrai ingaggiare un Developer freelance a cui affidare l’incarico. Prima però, ecco un’infarinata di cosa è un database e di come si progetta: questa piccola guida di how-to ti aiuterà nel processo di selezione al fine di individuare il professionista più affine alle tue esigenze di progettazione. Innanzitutto, cos’è un database? Semplicemente un archivio elettronico di dati. I suoi sinonimi sono: DB, base di dati o banca dati.

Progettare database: cosa significa esattamente?

In informatica, progettare database significa formulare un modello dettagliato di base di dati. La base di dati è una raccolta di informazioni che vanno organizzate e suddivise. Di questo si occupa il database (detto anche base di dati). Quindi – secondo il sito di Office Access, uno dei programmi per creare database – i passi preliminari sono:

  • Stabilire lo scopo del database
  • Suddividere le informazioni in tabelle
  • Trasformare le informazioni in colonne
  • Specificare le chiavi primarie
  • Impostare le relazioni tra tabelle
  • Ottimizzare la progettazione

Naturalmente di queste fasi non dovrai occuparti tu, ma il progettista della base di dati. Tu, dal canto tuo, avrai il compito di consegnare al Developer le informazioni (in tuo possesso) che devono essere organizzate nel database. Qualche esempio? Se gestisci un e-commerce avrai tutte le schede-prodotto di ciò che vendi e anche le schede-cliente.

Leggi anche Come gestire un e-commerce: scrivere le schede prodotto

Se sei proprietario di una palestra, avrai le schede anagrafiche degli iscritti e l’inventario dell’attrezzatura sportiva in uso. Se, più in generale, sei a capo di una impresa (indipendentemente dalle dimensioni), dovrai gestire tutti i dati dei tuoi dipendenti, compresi quelli necessari per accreditare loro competenze e stipendi.

Per quale motivo ti serve progettare un database?

Dei dati (elettronici, in questo caso) disorganizzati non ti servono a nulla. Quindi progettare un database – indipendentemente dal tipo di attività che svolgi – è vitale per permetterti di organizzare, aggiornare, estrapolare o cancellare i dati a tua disposizione. Fondamentalmente, quindi, è questo lo scopo della base di dati che ti farai progettare.

Per far sì che le informazioni in esso contenuto siano utilizzabili, le stesse vengono strutturate e collegate tra loro secondo dei modelli. Un database può collegare le info in modo relazionale, gerarchico, reticolare o ad oggetti e la scelta sarà a cura del Developer che hai ingaggiato, una volta che gli hai descritto i dati che hai a disposizione e l’uso che devi farne (anche semplice conservazione). Affinché il freelance sia in grado di consegnarti esattamente il DB di cui hai bisogno, è necessario che tu sappia che tipo di dati hai e cosa devi farne. Ad esempio: devi consultarlo solo tu e quindi il database può essere fisicamente allocato nell’hard disk del tuo computer? E’ necessario che venga consultato da più persone e quindi essere accessibile e aggiornabile in maniera sincrona attraverso una rete informatica (aziendale)? Se cambia il tipo di uso, naturalmente, cambia anche la commessa per lo sviluppatore che hai ingaggiato.

Progettare database, un mini-mondo tutto da esplorare

La definizione di database come “mini-mondo” la abbiamo mutuata dall’informatico professionista Fabio Di Biase, ma a pensarci bene è proprio così. Un database (su supporto elettronico) è definito tale poiché è:

  • una collezione di dati logicamente coerenti
  • progettato, creato e popolato per uno scopo ben specifico.

Esistono diversi tipi di database:

  • Database gerarchico in cui i dati hanno delle dipendenze nette. Si tratta di basi di dati molto chiare ma estremamente rigide nella struttura
  • Database reticolare è meno rigido rispetto ai DB gerarchici e, come in una vera e propria rete, non esiste una unica e predeterminata via di accesso ad un dato
  • Database relazionale (è il DB più usato oggi, perché più flessibile e più facile da usare rispetto ai DB reticolari). Questo DB è conosciuto anche con l’acronimo RDBMS (Relational Database Management System) e il linguaggio più utilizzato è SQL. Il modello relazionale è basato su tabelle (che contengono i dati) e mette al centro il concetto matematicamente ben definito di “relazione” (tra i dati, ovviamente).

Progettare database, i programmi più usati

Progettare database significa più tecnicamente formulare un modello dettagliato di base di dati. Secondo la definizione che ne dà Wikipedia: “questo modello contiene tutte le scelte progettuali a livello logico e fisico e i parametri fisici di memorizzazione necessari per la generazione del Data Definition Language (DDL), che può essere usato per l’implementazione del database“. Anche di questo non dovrai assolutamente occuparti tu, non temere.

Per progettare database esistono diversi programmi, così come esistono software per interrogare una base di dati. In gergo informatico si chiamano DBMSData Base Management System e sono software che consentono la creazione, la gestione e la manipolazione efficiente dell’archivio di dati. Un DMBS è fisicamente installato su un hardware (semplice computer dell’utilizzatore oppure struttura hardware dedicata).

Più nel dettaglio, “un DBMS è differente dal concetto generale di applicazione sulle banche dati in quanto è progettato per sistemi multi-utente: i DBMS si appoggiano a kernel che supportano nativamente il multitasking e il collegamento in rete, infatti una tipica applicazione per la gestione dei database non includerebbe queste funzionalità, ma si appoggerebbe al sistema operativo per consentire all’utente di usufruirne” (Wikipedia).

Detto ciò, riveste una grande importanza il rapporto di relazione e di fiducia che instaurerai con lo sviluppatore freelance che deve essere messo al corrente dell’utilizzo che dovrai fare del tu “nuovo” database. Perché sapendo il tipo di dati a tua disposizione e l’uso che devi farne, il Developer può orientare la costruzione e la messa a punto del tuo archivio elettronico scegliendo un software rispetto ad un altro.

I database che farai creare al Developer saranno principalmente in SQL. SQL è un acronimo che sta per Structured Query Language. Si tratta di un linguaggio standardizzato per database basati sul modello relazionale (RDBMS).

Grazie al linguaggio SQL, lo sviluppatore potrà:

  • creare e modificare schemi di database
  • inserire, modificare e memorizzare i dati all’interno del database
  • interrogare il database
  • creare e gestire strumenti di controllo e di accesso ai dati

Giusto per tua conoscenza, per mettere a punto il database della tua attività, lo sviluppatore userà presumibilmente uno dei software elencati qui sotto. Si tratta della lista dei migliori software per progettare database, aggiornata al 2019.

  • DBForge Studio
  • Vertabelo
  • LucidChart
  • SQLDBM
  • AQUADATA Studio

Chiedi al tuo freelance quale programma usa!

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