Le scelte grafiche di successo restano sempre a galla. E’ il caso dello Shell logo: storia e trasformazioni di un iconico logo venuto dal mare
Shell logo: le origini del logo
Il logo shell è uno dei più green di tutti i tempi. Anche se legato a un’attività non proprio amica della Natura. Unire Forme E Design consiste proprio in questo: dare messaggi positivi sul brand per aprire la strada al successo! Lo Shell logo naviga da sempre in acque tranquille: nato da una conchiglia spiaggiata ancora oggi sul mar Caspio, si conserva da ben 124 anni. Il primo logo viene fuori da una Società: quella tra la Reale Compagnia Petrolifera Olandese ‘N.V. Koninklijke Nederlandsche Petroleum Maatschappij’ e la britannica ‘The “Shell” Transport and Trading Company plc’, unite contro lo strapotere della ‘Standard Oil’.
La ‘Conchiglia’ in realtà è una Compagnia di trasporti nata per altri scopi. Nel 1883 il fondatore Marcus Samuel giunto sul Mar Caspio, lago salato tra l’Europa e l’Asia, scopre milioni di conchiglie da commercializzare a costo zero. L’unica cosa che serve è una nave per trasportarle in Inghilterra. Nel 1892 il figlio Samuel, stanco di questo commercio insulso, decide di dare una svolta all’attività. Ha scoperto che nella regione c’è il petrolio; vuole rivenderlo in patria dove serve ad accendere le lampade appena inventate. Anche in questo caso serve una nave: la petroliera Murex, prima al mondo nel suo genere. Dopo l’invenzione della nave-petroliera, nel 1897 Samuel inventa il logo della sua Compagnia di Trasporti: non trova niente di meglio dell’immagine di una cozza disegnata a china nera.
Vuole, infatti, celebrare la passione paterna per le conchiglie. Davvero incompetente in fatto di brand. Il logo shell viene depositato il 10 ottobre 1900 ma non è il definitivo. Nel 1904 c’è il primo restyle: la cozza affonda, al suo posto lo shell new logo è il ‘pettine di mare’, simbolo medievale del viaggio. Samuel ha avuto la notizia dall’ amico Grahams, appassionato di pellegrinaggi al santuario di Campostela, in Spagna. Lo shell logo diventa così simbolo di globalizzazione in anticipo sui tempi. Nel 1907 la ditta britannica di Samuel si fonde con quella olandese: nasce la ‘Royal Dutch Shell’, colosso mondiale petrolifero. Proprio come detta il marchio, diventa un’azienda globale: trasporta e vende in tutti i continenti cherosene per illuminazione e riscaldamento, lubrificanti, olio combustibile. Prodotti che servono al’industrializzazione e agli spostamenti. Il brand funziona; da questo momento lo Shell logo attraversa varie fasi grafiche: scopri subito quali sono.
logo shell: l’evoluzione grafica
La storia dello shell company logo la dice lunga sul compito di ogni graphic designer; prima regola: un simbolo vincente resta per sempre. Però ha bisogno di aggiornamento, seguendo l’evoluzione della comunicazione grafica. Tra la cozza in bianco e nero del 1900 e la conchiglia stilizzata a colori del 1971 c’è un mare di cambiamenti. La seconda conchiglia è della specie “Pecten jacobaeus”, chiamata ‘pettine di San Giacomo’ o cappesanta; racchiude, infatti, un mollusco buono da mangiare. Ma è anche simbolo dei viaggiatori medievali: viene usata come budge durante il cammino di Santiago, per testimoniare di esserci stati. Niente di meglio per lanciare un marchio di carburante, necessario a spostarsi nel mondo. Nel 1930 il disegno diventa pulito e lineare, come vuole lo stile art deco. Nel 1915 cominciano a diffondersi versioni colorate nelle prime stazioni di servizio Shell della California. Dopo la Guerra il giallo e il rosso, già apprezzati nella vitale California, diventano ufficiali. Tra il 1955 e il 1971 lo shell logo viene ripulito dalle sfumature, diventando più facile da stampare. Esistono due versioni: una con la conchiglia libera su fondo bianco e scritta centrale rossa. L’altra su sfondo rosso. Il disegno è ancora ingenuo, riproduce con tratto nïfe il bordo dentellato. Il restyle di Loewy si aggancia allo stile psichedelico degli anni Settanta; e alle pubblicità pop di Andy Warol. Il disegno si trasforma in vero e proprio simbolo grafico: usa un contorno rosso di forte spessore e una scritta rossa al di sotto in caratteri minuscoli. Il logo shell resta uguale fino agli anni Novanta, spesso usato senza scritta, dato che è famoso. Ecco quali caratteri vengono usati e il perché dei suoi colori.
shell company logo: significato del carattere e dei colori
Il significato dello Shell logo è legato a concetti molto semplici: il primo è il viaggio; il secondo è la passione per le conchiglie del suo fondatore. Il terzo è la Natura: proprio come il Logo Maserati, infatti, è un simbolo che viene dal mare. Il disegno iniziale della conchiglia è in bianco e nero. Fino al 1948, quando il secondo restyling introduce i colori. La conchiglia diventa gialla con contorni sfumati rossi. Compare la scritta del brand al centro, in maiuscolo bianco.Una scelta legata forse alla bandiera spagnola, dove la conchiglia è il simbolo del cammino di Santiago. Ma anche alla visibilità. Le stazioni di servizio Shell devono farsi notare: il logo giallo e rosso attira lo sguardo di chi fa il pieno prima di mettersi in viaggio. Il giallo e il rosso sono anche i colori del sole, simbolo di energia e vitalità. Non a caso si usano per la prima volta in California! Nel 1971 Raymond Loewy, designer amante dei trasporti veloci, è autore del terzo restyle: la conchiglia viene stilizzata, i colori resi più netti. Il logo shell resta così fino alla fine del XX secolo. Con la sola aggiunta di un suono: mostri sacri come Bing Crosby e Sammy Davis Jr. ispirano il compositore Tom Howe nella realizzazione della “Voce di Shell”. E’ una firma acustica diffusa dal 2015 che rafforza il simbolo, oramai noto nel mondo. Lo shell new logo sonoro dura due secondi e viene associato alla conchiglia. Sparisce invece la scritta: il font è il GothamHTF, un sans-serif con una struttura geometrica molto versatile. Dal 1948 al 1971 si usa il maiuscolo; successivamente si preferisce un minuscolo, con la sola iniziale maiuscola. Shell non è più un nome comune di cosa: è diventata il nome di un colosso petrolifero.
Conclusioni
Sorgi anche tu dal mare dei brand con un logo speciale: ti aiuta un professionista Addlance!
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